Storia del Culto a S. Pietro - Proloco Pro Val Lemina

PRO VAL LEMINA
Proloco di
San Pietro Val Lemina
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Storia del Culto a S. Pietro

Architettura e Monumenti

LA CHIESA DI SAN PIETRO VAL LEMINA,  
dedicata ai Santi Pietro e Paolo, è in assoluto la piu’ antica di tutta la valle.

Fu fatta costruire dai monaci benedettini della Sacra di San Michele e la sua presenza è certa con la data del 1° marzo 1131 perché menzionata in un documento del conte di Savoia Amedeo III°, in quanto chiesa alle dipendenze dell’abate dell’Abbazia di San Verano (attuale Abbadia Alpina). Un primo insediamento benedettino potrebbe risalire al secolo precedente. Non è neanche da escludere l’ipotesi che nell’anno 739, durante il periodo longobardo, vi fosse in Val Lemina un piccolo convento dipendente dalla Abbazia di San Giusto di Susa denominato "cella Tolatecus" (Talucco?).


All’inizio del 1500 la chiesa dei Santi Pietro e Paolo poteva contare su un reddito di circa 300 fiorini all’anno. La somma derivava dalle vendite dei prodotti agricoli dei terreni di proprietà della chiesa, dalla tassa sul macinato presso i mulini di valle e dalle decime.

Il I° agosto 1693 le azioni di guerra dell’esercito piemontese di Vittorio Amedeo II e della Lega di Augusta, finalizzate alla conquista della fortezza di Pinerolo in mano all’esercito francese del Re Sole (Luigi XIV), provocarono crolli e gravi danni alla chiesa e alla attigua casa canonica costruita nel 1640 (pare su antico cenobio/monastero del 1200).

Nel 1703, data tuttora leggibile sul primo pilastro entrando a sinistra, iniziarono i lavori di ricostruzione della chiesa nell’aspetto in cui la vediamo ora.


LA CHIESA DI SANTA MARIA MADDALENA
del Talucco fu costruita nel 1684 per contrastare la forte presenza valdese in alta Val Lemina. Vicino a questa chiesa sino al 1800 erano ancora visibili i resti di quello che era il tempio valdese della borgata, costruito presumibilmente nel 1500. Nel 1697 la chiesa fu elevata a sede parrocchiale e resa autonoma dalla chiesa di San Pietro Val Lemina.


LE CAPPELLE RURALI

I valligiani sopravvissuti alla grande epidemia di peste del 1600 si impegnarono nel mantenere fede ai voti fatti e costruirono la maggioranza delle cappelle rurali della Val Lemina.
La più antica è la "vecchia" cappella di Santa Maria Maddalena e San Defendente di Costagrande, costruita nel 1609 ed abbattuta, perché pericolante, nel 1958, si è salvato solo il campanile. La chiesa che vediamo ora è stata consacrata nel 1959.
Il 1622 si ritiene sia l’anno in cui fu iniziata la costruzione della cappella della borgata Brun, anch’essa dedicata a Santa Maria Maddalena, benché la prima data certa sia il 1750.

NEL COMUNE DI SAN PIETRO VAL LEMINA SUSSISTONO INOLTRE:

La cappella di San Giovanni datata 1630.
La cappella di San Grato datata 1649, benché sul timpano frontale appaia l’anno 1760, probabile data di ristrutturazione o ampliamento.
La cappella di San Rocco datata 1659.


SUCCESSIVAMENTE FURONO COSTRUITE:

La cappella di San Bernardo nel 1764. In alta valle nella borgata Dairin la cappella della Sacra Famiglia è del 1893. Infine alla borgata Crò la cappella di San Maurizio edificata, a cura della Ass. Naz. Alpini gruppo di San Pietro Val Lemina, nel 1968.

A cura di Giancarlo Polliotti  e Marco Vignolo                                                         13 luglio 2014




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